Leonardo da Vinci viene considerato il precursore della contattologia: già nel 1508 nel suo “Codice dell’occhio” egli introdusse l’idea della lente a contatto con il concetto della possibilità di neutralizzazione o modifica della rifrazione corneale, se essa viene sostituita con una nuova superficie. Importante è però sottolineare che Leonardo non introdusse quest’idea a scopo correttivo, era bensì più interessato allo studio dell’accomodazione oculare.
Ulteriori scoperte vennero poi fatte da Renè Descartes, Thomas Young e John Herschel, fino all’invenzione della prima lente sclerale da parte di Adolf Eugen Fick nel 1887, seguito da Jean Baptiste Kalt nel 1888.
Per i primi decenni del 1900 le lenti a contatto furono prodotte in vetro, le due aziende di maggiore produzione erano la Carl Zeiss Optical e la Muller Co. La svolta poi avvenne nel 1930 con la creazione della celluloide (PMMA) grazie a Clausen e Von Hippel che intuirono la possibilità di adoperare questo nuovo materiale per produrre le lenti a contatto. Nel 1936 però fu William Feinbloom a realizzare la prima lente a contatto con la parte sclerale in PMMA, mentre la parte corneale rimase in vetro. Per la realizzazione della prima lente corneale in PMMA bisogna attendere il 1948, con Kevin Tuohy.
La lente corneale in PMMA inizia ad avere un interesse di massa negli anni ’60 del 1900. Il problema di questo materiale però è che impedisce il passaggio dell’ossigeno dall’ambiente esterno alla superficie oculare, per questo tra gli anni ’70 e ’80 viene sviluppato un nuovo materiale rigido permeabile all’ossigeno; queste nuove lenti a contatto vengono chiamate “rigide-gas-permeabili” o “RGP” .
Parallelamente negli anni ’60 iniziano il loro progresso le lenti a contatto morbide, grazie ai chimici Otto Wichterle e Drahoslav Lim. Il primo materiale per le lenti morbide, chiamato “Soflens” verrà poi approvato dalla FDA (United States Food & Drugs Administration) nel 1971. Queste lenti presero velocemente il sopravvento per l’elevato comfort e un brevissimo tempo di adattamento.
Negli anni ’90 avvennero degli incredibili progressi nell’ambito delle lenti a contatto: vennero create le prime lenti disposable (1995), le prime lenti a contatto morbide con filtro UV e addirittura un nuovo materiale per la produzione di lenti a contatto: il silicone-idrogel. Questo materiale include il silicone, estremamente permeabile all’ossigeno, unito al comfort delle lenti idrogel.
Nonostante ciò, la ricerca continua oggigiorno cercando materiali sempre più innovativi che possano produrre un comfort maggiore consentendo così di risolvere ogni esigenza visiva.