Ottica Rolin

Le lenti a contatto: come scegliere quella perfetta

Ivan Meli
Ottobre 4, 2023

Le lenti a contatto sono dispositivi medici a forma di piccola calotta trasparente che vengono applicati sulla cornea per la correzione della maggior parte dei difetti visivi. Esse sono un'ottima soluzione da alternare all'occhiale. Le prime lenti a contatto create erano di materiali rigidi, mentre attualmente le lenti più utilizzate sono le lenti a contatto morbide.

Oggigiorno esistono un'infinità di lenti a contatto che variano per tipologia di porto, materiale, contenuto idrico e parametri come raggio e diametro.

Prima di tutto è necessario individuare che tipo di porto vuole essere fatto: la scelta normalmente varia tra un porto giornaliero, quindicinale o mensile. Per i nuovi portatori si tende inizialmente a consigliare una lente a contatto usa e getta, per il comfort che esse danno e la comodità di non avere manutenzione, visto che la lente è monouso.

Quando si diventa portatori più esperti un'ottima soluzione è la lente quindicinale che, come dice il nome stesso, ha la durata di 15 giorni dall'apertura e necessita ovviamente di un sistema di manutenzione.

Il passaggio successivo è quello della lente mensile, che ha una durata di 30 giorni dall'apertura, è quella che richiede maggior manutenzione essendo quella che ha maggiore durata. Lenti con porto maggiore di quello mensile non vengono consigliate tranne in casi specifici.

Le lenti a contatto morbide si dividono principalmente in due grandi gruppi per tipologia di materiale: idrogel e silicone idrogel.

La principale differenza tra i due gruppi è la permeabilità all'ossigeno; le prime sono state create alla fine degli anni '60 e l'ossigeno che giunge all'occhio è dato quasi totalmente dal contenuto idrico della lente stessa, tuttavia una lente ad alto contenuto idrico tende a disidratarsi molto facilmente.

Al contrario, nelle lenti in silicone idrogel l'ossigeno viene trasmesso alla cornea legandosi al silicone presente nel materiale, per questo la lente non ha bisogno di un elevato contenuto idrico.

Di entrambi i gruppi esistono una varietà elevata di materiali con caratteristiche come bagnabilità, contenuto idrico, permeabilità all'ossigeno e biocompatibilità diversa.

Inoltre, è fondamentale sapere che ogni lente a contatto ha uno specifico raggio di curvatura e diametro: è necessario quindi mettere in relazione i parametri specifici della lente con i parametri oculari del soggetto. È quindi fondamentale, per scegliere la lente migliore per ogni soggetto, eseguire una topografia e una cheratometria: la prima è una mappatura della cornea che ci delinea la conformazione di essa, la seconda ci definisce i raggi corneali che ci serviranno per la scelta della lente.

Come test preliminari è necessario eseguire anche i test lacrimali, che vanno a definire la lacrima sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo e permette così al professionista di individuare la lente migliore.

Infine, è bene ricordare che il potere correttivo della lente a contatto nella stragrande maggioranza dei casi è diverso rispetto al potere diottrico dell'occhiale, proprio perché la distanza tra lente oftalmica e apice corneale viene eliminata con l'uso della lente a contatto.

Per tutto quello spiegato in precedenza, è fondamentale non scegliere una lente a contatto in modo casuale, prendendo la prima confezione che ci capita, ma affidarci a un professionista della visione che possa aiutarci nella scelta trovando così la lente migliore per noi.

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